Domenica 19 aprile 2015 abbiamo partecipato al blog tour di primavere organizzato dall’agriturismo Podere Casale in collaborazione con ristoranti, cantine e castelli del territorio per promuovere le eccellenze ed i vini dei colli piacentini.
Dopo aver fatto visita alla chiesa parrocchiale di Vicobarone ed ammirato l’Immacolata concezione dipinta da Francesco Scaramuzza, ci siamo spostasi nella vicina Val Luretta, in gita presso la cantina Luretta di Momeliano con pranzo degustazione al Ristorante Al Contesse.
La struttura medioevale, molto ben conservata, risale al decimo secolo, ed oggi ospita le cantine per l’invecchiamento dell’Azienda Vitivinicola Luretta, le cui specialità abbiamo avuto l’opportunità di assaggiare dopo una affascinante visita ai sotterranei dell’antico maniero.
Nella luminosa sala degustazione ci è stato offerto lo spumante metodo classico Principessa Pas Dosè. Questo ottimo spumante invecchiato 36 mesi sui lieviti e ottenuto da uve chardonnay e Pinot Nero, si presenta di colore giallo paglierino, con al naso fragranti ed intesi profumi di lievito e terziarie note balsamiche di menta ed eucalipto. Al gusto è deciso, con robusta struttura ed un finale secco e persistente.
Ad accompagnarci durante la degustazione la gentilissima e deliziosa titolare dell’Azienda, la Signora Carla Asti, che ci ha raccontato affascinanti aneddoti collegati alla genesi dei nomi dei vini prodotti nella loro cantina, tutti molto originali e carichi di significati simbolici.
Il Sauvignon I nani e le ballerine, è il secondo vino bianco che abbiamo potuto assaggiare, accompagnato con dell’ottima pancetta Giovanna, affumicata e cotta e poi aromatizzata con erbe e miele. I nani e le ballerine intrigano per la piacevole e marcata sapidità. I freschi profumi varietali caratteristici del vitigno invitano volentieri alla bevuta.
A chiudere la batteria dei bianchi un classico della cantina Luretta che ci ha lasciati stregati: la Malvasia vendemmia tardiva Le Rane. Questo vino ottenuto da uve malvasia di candia aromatica in purezza, al naso avvolge con suadenti profumi di frutta esotica, mentre in bocca stupisce per il perfetto equilibrio tra acidità e morbidezza.
Terminata la degustazione dei vini bianchi, abbiamo incontrato Lucio Salamini, figliolo di Carla, che ci ha accompagnati presso il ristorante Al Contesse, dove attorno ad un tavolo posto in magnifica posizione panoramica, abbiamo proseguito con un pantagruelico pranzo la degustazione dei vini rossi.
Il ristorante Al Contesse ha aperto da un paio di anni in quel di Momeliano, ospitato in un antico casale ottimamente ristrutturato dall’architetto Riccardo Sverzellati ed ubicato in cima alla collina in posizione dominante e molto panoramica.
A rigorosa conduzione famigliare dispone di una trentina di coperti. In sala veniamo accolti dal titolare il giovane e dinamico Andrea Conti, mentre la regina dei fornelli, in cucina, è la sua mamma, la signora Enrica.
I piatti forti Al Contesse sono gli antipasti, i primi di riferimento della tradizione piacentina come i tortelli con la coda con la pasta tirata fine, la tagliata di manzo del nord Italia. Tra le bevande un’attenta selezione di birre italiane ed inglesi, mentre la carta dei vini prevede solo cantine delle vallate piacentine, con l’azienda Luretta ovviamente protagonista. Tra i dolci sono da provare il salame dolce, la sbrisolona, il tiramisù e la sfiziosa crostata con crema di nocciole.
Per le attività promozionali 2.0 Andrea si avvale di un sito internet aziendale, di una pagina su Facebook e di una efficace strategia di email marketing con una newsletter sempre piena di iniziative e novità.
Ma torniamo ai vini della cantina Luretta. Il primo rosso che ci ha presentato Lucio è un ottimo gutturnio superiore assemblaggio di uve barbera e bonarda, speziato al naso e morbido in bocca.
La degustazione è proseguita con un altro vino storico dell’azienda, il rosso “Come la Pantera e i lupi nella sera”. Igt Rosso dell’Emilia, il Pantera è ottenuto da una sapiente miscela di tre uvaggi: barbera, bonarda e cabernet. Dopo nove mesi di permanenza in barriques, al naso regala note speziate e di ciliegia matura, mentre in bocca è intenso e vellutato, con sentori di frutti di bosco.
A chiudere la batteria un notevole “Carabas” un barbera DOC dei colli piacentini. Affinato per dieci mesi in barriques con rinnovo annuale del 50%, il Carabas che abbiamo assaggiato, vendemmia 2011, al naso sprigiona intensi profumi di frutta rossa e confettura, mentre in bocca è fresco, con tannini morbidi ed uno sfizioso finale di liquirizia.
Aspettando il prossimo blog tour, concludiamo facendo un brindisi con gli ottimi vini prodotti da Lucio Salamini, e se di passaggio per Momeliano, non mancheremo di fare visita anche ad Andrea Conti, per gustare ancora le ricette del ristorante Al Contesse.