Settembre è il mese della vendemmia, quando si consuma la magia dell’uva che si trasforma in vino. In Val Tidone, nel piacentino, ultimo lembo occidentale dell’Emilia-Romagna, il rito si consuma nelle decine, centinaia aziende vitivinicole e cantine che costellano il territorio dei colli piacentini. A celebrare il momento è da sedici anni il Valtidone Wine Fest, uno degli eventi enogastronomici più attesi e rinomati della regione. Nei quattro comuni promotori – Borgonovo Val Tidone, Ziano Piacentino, Alta Val Tidone e Pianello Valtidone – nelle domeniche di settembre, decine di produttori raccontano in assaggi e degustazioni tutte le varietà del nettare da loro realizzato.
Lo speed date del vino. Non è né al buio né veloce ma è un appuntamento di scoperta a tutti gli effetti quello che si rinnova da più di tre lustri in Val Tidone. Nei banchi di assaggio i produttori e i sommelier professionisti fanno conoscere le eccellenze vitivinicole della vallata, fornendo informazioni utili sulle uve, sui metodi produttivi, sulla conservazione e sul consumo delle varie tipologie. La formula prevede l’acquisto di un calice con un numero di degustazioni predefinito che possono essere aggiunte anche successivamente. Una volta messo al collo il bicchiere si è pronti a intraprendere il viaggio di scoperta, circondati dagli altri prodotti tipici del territorio, le eccellenze enogastronomiche e le bellezze dei borghi.
Il programma 2025. La prima tappa del viaggio nel vino e nel territorio è il 7 settembre a Borgonovo Val Tidone, con una giornata dedicata al vino Ortrugo e alla tradizionale chisöla, una focaccia tipica farcita con ciccioli di maiale. Lungo via Roma saranno allestiti i banchi d’assaggio dell’unico vino bianco autoctono del piacentino, ideale per la tavola e gli abbinamenti estivi. A lui è dedicato il contest Miglior Ortrugo, giunto alla quarta edizione con la collaborazione di Coldiretti e dei sommelier che premieranno la miglior proposta delle cantine e aziende presenti. Attesa la spettacolare esibizione dei barman che prepareranno cocktail a base di ortrugo.
Per la seconda domenica di settembre, il 14, si sale lungo i colli piacentini fino a Ziano Piacentini, uno dei comuni più vitati d’Europa per densità media di vigneti. Qui ci attende la Festa dell’Uva, una delle sagre più antiche del piacentino, che nel Valtidone Wine Fest fa emergere il Malvasia di Candia Aromatica, una particolare specificità vitivinicola declinata nelle varietà del frizzante e fermo, amabile, secco e spumantizzato. Il borgo di Ziano si trasforma in uno scenario a cielo aperto tra degustazioni in abbinamento in particolare con la pancetta dop, spettacoli di artisti di strada e carri allegorici dedicati al vino.
Il 21 settembre si sale ancora più su lungo la ex Statale 412 per raggiungere Alta Val Tidone e in particolare l’abitato pittoresco di Nibbiano, dove tra i suoi vicoli troveranno posto i banchi di assaggio di vini autoctoni e dei passiti del piacentino. L’anima più dolce della festa si esalta nell’abbinata Sagra del Buslan, il ciambellone della tradizione contadina, ideale per le colazioni sane e sostanziose. La giornata sarà un tuffo nelle eccellenze della terra, tra cui trova posto da qualche edizione anche l’olio della Val Tidone.
Ultimo appuntamento, il 28 settembre, con Pianello Frizzante a Pianello Val Tidone. In concomitanza con la Sagra di San Maurizio, la rassegna si concentra in Piazza Madonna con le degustazioni dei vini “mossi” tra cui il re dei rossi, il Gutturnio. Degustato nelle antiche locande con il tradizionale scodellino, il Gutturnio, già noto in epoca romana, è ideale per gli abbinamenti più sostanziosi della cucina piacentina, i primi di pasta fresca, gli arrosti ma anche per gli aperitivi e antipasti con le immancabili 3 Dop tra cui la coppa piacentina.



Vetrina di cultura e di paesaggio. Giunto come detto alla sua sedicesima edizione il Valtidone Wine Fest ha la capacità di rinnovarsi rimanendo ancora alle tradizioni agroalimentari e culinarie del piacentino. I prodotti tipici si esaltano nell’abbinamento con i vini locali che nella loro varietà sanno interpretare i gusti di tutti e soddisfare i palati più esigenti. Ma oltre che vetrina enogastronomica, il festival è un modo per entrare in profondità nelle eccellenze di un territorio straordinario, non del tutto conosciuto, luogo di scampagnate e buon retiro, di passeggiate, storia, relax, cultura a pochi passi dalle grandi metropoli del nord.
Unione di territorio. A certificare il successo crescente del Valtidone Wine Fest è l’unione tra promotori – i comuni – e le cantine che sono i veri protagonisti del festival. Ma ugualmente delle proloco e delle associazioni che contribuiscono in modo determinante alla preparazione delle quattro tappe, grazie al supporto dei volontari ma anche degli sponsor. Oltre a quelli più locali, non manca il supporto delle cantine sociali – Cantina Valtidone e Cantina Vicobarone – ma anche della banca locale, Banca di Piacenza, e il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Piacenza e consorzio vini. Inoltre, nell’ambito di promozione dei centri commerciali naturali, il Valtidone Wine Fest è punta di diamante nel calendario di Assaggia e Passeggia il progetto delle associazioni di categoria piacentine per la promozione del territorio.
