Come posizionare un ristorante sui motori di ricerca

Il sito web del ristorante è pronto, adesso sei nella serp. Ovvero la pagina dei risultati di ricerca. La soddisfazione è infinita nel vedere che, digitando il nome della tua attività, appare il lavoro che i web designer e i copywriter hanno confezionato con cura certosina.

Ma adesso prova a cercare una frase diversa su Google. Normale far uscire il tuo sito con il nome dell’azienda, ma cosa cercano le persone che vuoi trasformare in clienti? Questo è il punto: devi posizionare un ristorante sui motori di ricerca. Anzi, devi posizionare il tuo ristorante. Il progetto che ha impegnato tutte le tue risorse.

Il vantaggio del sito web è chiaro: consente a persone che non ti conoscono di scoprire il tuo menu. Magari mentre stanno organizzando la prossima vacanza oppure una cena tra amici. Ed è questo il lavoro dell’ottimizzazione SEO (search engine optimization): fare in modo che il tuo ristorante venga trovato dalle persone giuste nel momento giusto. Per questo devi affrontare dei punti imprescindibili.

 

Analisi del contesto

Sì, forse hai già letto l’articolo che spiega come posizionare il sito di un bar e ricordi questo punto. In realtà questa è la strada da seguire per qualsiasi progetto, non ci sono eccezioni. Quindi per il tuo ristorante devi svolgere un’analisi preliminare e analizzare due lati della stessa medaglia:

  • Le esigenze del pubblico.
  • La concorrenza.

Nel primo caso devi puntare verso il bene più prezioso per la tua attività: cosa cercano le persone sui motori di ricerca. Attraverso questo lavoro puoi capire dove puntare la tua attenzione nel momento in cui lavori sull’ottimizzazione SEO. Lo stesso discorso vale per l’analisi della concorrenza: la nicchia è competitiva? Ci saranno altri ristoranti nella serp.

Tu devi capire cosa hanno fatto questi siti per raggiungere quel risultato. In questo lavoro di analisi puoi individuare blogger e influencer che potrebbero essere utili alla tua strategia. Tutto questo ha un costo? Certo, hai bisogno di strumenti raffinati – come Semrush o Seozoom – per trovare i dati necessari e fare una buona analisi di benchmark.

 

Ottimizzazione delle pagine

Hai fatto una buona analisi? Bene, questo è lo snodo per ottenere dei risultati degni di nota. Ma prima di iniziare è giusto partire da un concetto chiaro: per un ristorante il sito web non basta, o almeno non per intercettare le ricerche informative dei potenziali clienti.

 

 

Questo video di Ivan Cutolo fa il punto della situazione. Ci sono query brandizzate che riguardano il nome della tua struttura, e altre commerciali. Ad esempio “ristorante a nomelocalità” oppure “ristorante a nomelocalità per matrimoni”. Il tuo obiettivo? Ottimizzare le pagine del tuo sito per intercettare queste richieste, e la strada è il buon uso delle keyword.

Tag title, description, testo alternative per le immagini, buon uso degli H2, contenuti di qualità: la ricerca preliminare degli argomenti utili deve guidare la tua mano. Inutile ripetere la keyword all’infinito nel testo, prova a dare le informazioni che le persone cercano quando digitano una query sul motore di ricerca.

Le persone cercano “ristorante a nomelocalità” ma forse vogliono sapere i prezzi, se c’è un parcheggio, se c’è il servizio navetta. I tool citati possono offrire buone informazioni, ma non dimenticare l’analisi dei forum e delle community online: devi ascoltare la pancia dei potenziali clienti, devi trovare la domanda non espressa nei motori di ricerca.

 

Punta sull’inbound marketing

C’è un’altra opzione citata nel video: le ricerche informative. Vale a dire quelle domande lasciate nel motore di Mountain View che non riguardano una transazione economica, ma che potrebbe attirare i potenziali clienti sul tuo sito web. Detto in altre parole, devi puntare sull’inbound marketing:

 

“Una modalità di marketing centrata sull’essere trovati da potenziali clienti in contrasto alla modalità tradizionale, detta outbound marketing, che è imperniata su un messaggio direzionato unicamente verso il cliente. Con l’Inbound (…) l’audience va conquistata fornendo contenuti interessanti e utili per il target di riferimento, non interrotta”.

 

Sono i contenuti che intercettano il pubblico. Hai un ristorante a Capri ma le principali query commerciali sono occupate dai grandi portali turistici? Con un’analisi preliminare puoi individuare quella nicchia in cui l’interesse del potenziale pubblico si incrocia con una concorrenza affrontabile. A questo punto puoi lavorare con i contenuti, in primo luogo con il blog.

 

InboundMethodology

 

Il blog è lo strumento principale (non l’unico) per sfruttare l’inbound marketing. Come mostra il funnel di Hubspot, i contenuti del blog sono il primo passo per trasformare i visitatori in clienti. D’altro canto il blog non raggiungere solo quest’obiettivo, ce ne sono altri.

 

Link in ingresso

Il più importante per posizionare un ristorante sui motori di ricerca? Guadagnare link in ingresso di qualità, elementi essenziali di una strategia SEO. Google dà grande importanza alle menzioni spontanee che i blog o i siti web lasciano al tuo dominio. La domanda è questa: perché un competitor dovrebbe linkare il tuo sito web? E perché dovrebbe farlo un blogger indipendente e fedele al proprio pubblico?

Il blog è la risposta a queste domande: attraverso la pubblicazione di articoli di qualità puoi attirare l’attenzione di altri webmaster e puntare a un lavoro di link earning. Soprattutto se insieme ai classici articoli pubblichi guide, ricette ricche di foto e magari con un video tutorial, infografiche, ebook e PDF utili per chi viaggia o per chi cucina.

Per lavorare in questa direzione i social network sono fondamentali: ti permettono di distribuire i contenuti su Facebook e Twitter, ma anche di fidelizzare un pubblico che leggerà i tuoi contenuti e troverà le informazioni da linkare nelle tue pagine web.

 

Local SEO per ristoranti

Il ristorante è un’attività locale, con un luogo fisico e un indirizzo? Perfetto, puoi puntare sulla Local SEO per farti trovare con ricerche geografiche. L’obiettivo di Google è semplice: restituire il miglior risultato possibile. E questo comprende la capacità di adattare la ricerca alla posizione del pubblico.

Mi sembra un’esigenza chiara, giusta. Il sito web del tuo ristorante deve adattarsi a questa logica e, in primo luogo, deve presentarsi sempre con un template responsive: l’esperienza utente è importante, e chi cerca informazioni dal telefonino deve trovare un ambiente confortevole.

 

fattori-di-ranking-local-seo

 

Poi ci sono gli stessi consigli lasciati per ottimizzare il sito di un bar e che trovi in questo schema pubblicato sul blog TSW: iscriviti al servizio Google My Business e crea la scheda della tua attività con tutti i dati utili, ottimizza le pagine web per il local, ottimizza gli aggregatori di informazioni local esterne come le Pagine Gialle, lavora sulle recensioni.

 

Fonti utili

Così come per l’ottimizzazione SEO del sito web di un bar, anche in questo caso c’è una selezione di fonti da consultare per ottenere buoni risultati con il sito web del tuo ristorante. Ecco i link che devi consultare per approfondire l’argomento:

 

SEO e SEM: guida avanzata al web marketing

Inbound Marketing: Le nuove regole dell’era digitale

Fare blogging: Il mio metodo per scrivere contenuti vincenti

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