Strangolapreti burro e salvia

Gli strangolapreti sono dei particolari gnocchi trentini, a base di pane raffermo, uova e coste verdi, da non confondere con l’omonima pasta all’uovo del centro Italia.

Molto vicini ai canederli per ingredienti e preparazione, sono leggeri, piuttosto facili da preparare e molto saporiti.

Ingredienti per 6 persone
1 chilo di coste d’argento
400 grammi di pane bianco raffermo
Un quarto di litro di latte
100 grammi di burro
2 uova
Pan grattato di riserva, parmigiano grattugiato, salvia e sale

Tempo di preparazione: un’ora, più una notte di ammollo per il pane

Il primo giorno

Tagliate il pane a dadini molto piccoli (senza triturarlo), mettetelo in una ciotola, copritelo con il latte e lasciatelo a mollo per tutta la notte.

Il secondo giorno

Pulite le coste d’argento e tenete soltanto le foglie verdi. Potete poi utilizzare la parte bianca per un contorno o per un minestrone.

Lessate le foglie verdi in acqua salata, raffreddatele in acqua fredda e scolatele per bene. Aggiungete il composto di pane e latte, aggiungete le uova, il sale e mescolate tutto.

Passate il composto magari utilizzando un frullatore a immersione e lavorate l’impasto. Se il tutto risulta troppo morbido aggiungete del pangrattato.

Preparate una spianatoia infarinata. Versate l’impasto sulla spianatoia e lavoratelo fino ad ottenere un serpente largo. A questo punto potete creare gli strangolapreti dandogli la forma di piccoli cilindri o di gnocchi, più o meno grandi.

Tuffate delicatamente gli strozzapreti in abbondante acqua salata e cuoceteli finché non vengono a galla. Intanto fondete il burro e fate un soffritto con le foglie di salvia.

Scolate gli strangolapreti con un mestolo forato e conditeli con burro e salvia.

Gli strangolapreti sono ottimi anche con il sugo di pomodoro, con il ragù o con i formaggi forti, questa semplice ricetta con burro e salvia permette però di esaltare il sapore dell’impasto e di avvicinarsi a quest’ottimo tipo di pasta trentina.

In abbinamento sono ottimi con del buon Gutturnio Superiore dei Colli Piacentini

 

photo credit: latanadelriccio via photopin cc

Articolo letto 9 volte.
Condividi questo articolo sui social
Scroll to Top